Lindisfarne Gospels
Un capolavoro dell’illuminazione insulare e uno dei libri più iconici del periodo medievale, il Lindisfarne Gospels fonde le tradizioni insulari e mediterranee sia nelle immagini che nel testo. Il manoscritto è stato prodotto intorno al 700 sulla Holy Isle of Lindisfarne al largo della costa nord-orientale della Northumbria, in Inghilterra, dalla comunità monastica fondata lì da St. Aiden.
I quattro ritratti degli evangelisti traggono ispirazione diretta dalle fonti mediterranee mentre le sue pagine di incipit, che dissolvono il confine tra testo e immagine, sono nella tradizione insulare. Forse le più gloriose ed enigmatiche sono le immagini delle cinque pagine di tappeti.
Basandosi non su oro e argento ma su colori intensi, simili a gioielli, campi, creature involute e intrecciate per la loro straordinaria bellezza, Lindisfarne Gospels è un libro fatto da monaci e per monaci. Rende allo stesso tempo fisiche le parole sante del Vangelo e tuttavia trascende la fisicità della penna, della pittura e della pergamena attraverso il suo calmo equilibrio e la complessità apparentemente infinita.
Un capolavoro di illuminazione insulare
Lindisfarne Gospels sono straordinari. Contiene i testi tipici: i quattro Vangeli con le loro tavole canoniche e le prefazioni. Ciascuno dei quattro Vangeli è preceduto da un ritratto a piena pagina dell’evangelista con il suo simbolo che attinge da esemplari mediterranei.
Anche le tavole canoniche ad arcate guardano a manoscritti tardoantichi. Queste pagine tradizionali contrastano con l’intreccio turbolento e le spirali che riempiono le grandi maiuscole delle pagine incipit, dove c’è un’inventiva giocosa espressa nel caos ordinato che minaccia la leggibilità stessa del testo stesso. A dividere l’ordine dal caos sono le squisite pagine del tappeto, precise nel loro disegno e tuttavia contorte con creature serpentine e fini nodi racchiusi in cornici a forma di croce.
Dal bottino vichingo all'icona culturale
Il glorioso libro del Vangelo cadde vittima dei saccheggiatori vichinghi, che strapparono la copertina ingioiellata e gettarono via le pagine di pergamena. Questi sono stati recuperati con danni minimi. Rimase con i monaci mentre fuggivano dall’Isola Santa e alla fine si stabilirono a Durham. Fu custodito nel priorato della cattedrale fino al XVI secolo quando, per ragioni sconosciute, passò in proprietà privata. Alla fine fu acquistato da Sir Robert Cotton e successivamente donato per il “Public Use and Advantage” nel 1753.
``Eadfrith... ha fatto questo per Dio e San Cuthbert``
I Vangeli sono scritti in latino divisi su due colonne di ventiquattro righe. Il raffinato semionciale insulare è in ricco inchiostro nero con colori onciali insulare ispirato alle rune utilizzato per le pagine di incipit e i caratteri di visualizzazione. Sopra la scrittura originale c’è l’Old English gloss di Aldred, la prima versione esistente dei Vangeli in inglese, in minuscola appuntita anglosassone.
Nella stessa mano, il colophon cita lo scriba originario come Eadfrith, vescovo di Lindisfarne, morto intorno al 720. Aggiunto oltre due secoli dopo la stesura del testo principale, riflette una conoscenza istituzionale tramandata attraverso generazioni della comunità monastica ed è un record inestimabile della produzione di manoscritti nell’Europa altomedievale.
Informazioni sulla copertina
L’unica prova della copertina originale del Lindisfarne Gospels sono le informazioni fornite da Aldred nel suo colophon del X secolo. Egli nomina Ethiluald (Æthelwald), un vescovo successivo, come legante e Billfrith, un anacoreta, che ha creato ornamenti d’oro e d’argento per la copertina, che ha adornato con gemme e ricchezze. Questa copertura è stata saccheggiata durante gli attacchi vichinghi che hanno spinto la comunità monastica di St. Cuthbert al largo di Holy Island. L’attuale rilegatura è stata realizzata dai signori Smith, Nicholson e Co. nel 1853.
Caratteristiche del libro
L’elemento che caratterizza maggiormente questo testo sono le preziose illustrazioni. Esse sono l’espressione di una commistione di differenti stili: celtici, germanici e mediterranei. E soprattutto un modo per trasmettere i messaggi delle Sacre Scritture attraverso le immagini a chi non sapeva leggere.
Esposti in copia originale alla mostra “Anglo-Saxon Kingdoms: Art, Word, War” presso la British Library di Londra, se ne può ammirare una copia in facsimile presso il Museo di Arte Sacra dell’Abbazia di San Salvatore.
Il Lindisfarne Gospels, in versione originale, sono oggi custoditi presso la British Library di Londra, come parte della collezione di Robert Cotton, ammirati dai visitatori di tutto il mondo. Incredibile che dopo più di mille anni dalla stesura, il fascino di questo volume resista ancora intatto.
