
Il gemellaggio fra il Museo di Jarrow Hall ed il Museo dell’Abbazia di San Salvatore sul monte Amiata si arricchisce di un altro dettaglio. A celebrarlo, infatti, è una donazione di Don Giampaolo Riccardi, parroco dell’abbazia amiatina.
Il sacerdote ha offerto un cofanetto porta reliquie in segno di amicizia e riconoscenza per il gemellaggio stipulato. Il prezioso manufatto è cesellato in argento, in stile ortodosso e proviene dalla Spagna.
“Sul cofanetto sono impresse in bassorilievo figure angeliche rivolte verso il volto di Cristo – spiega il Reverendo Don Giampaolo Riccardi. Ho scelto di donare questo cofanetto contenente reliquie di mia proprietà in memoria del gemellaggio e in ossequio ai fratelli protestanti e anglicani. In una terra che conserva anche la nostra storia”.
Chiaro il riferimento al Codex Amiatinus, il più antico testimone della Bibbia in lingua latina. In origine fu copiato a mano nei monasteri di Wearmouth – Jarrow, nell’Inghilterra del Nord. Dopodiché giunse sul monte Amiata per motivi ancora ignoti e qui rimase per quasi mille anni, prima di arrivare alla Biblioteca Medicea Laurenziana. Magnifica espressione del collegamento fra differenti culture.
COSA CONTIENE IL PORTARELIQUIE DONATO AL MUSEO DI JARROW?
Il cofanetto contiene le seguenti reliquie:
- riproduzione del chiodo della crocifissione di Gesù che ha toccato quello autentico custodito nella Basilica di Santa Croce in Gerusalemme;
- reliquia di San Pasquale Baylon;
- reliquia di Santa Madre Teresa di Calcutta (pezzo del suo fazzoletto);
- reliquia di San Pio da Pietrelcina (pezzo del suo cordone);
- Agnus Dei in cera d’api e crisma consacrato da San Giovanni XXIII Sommo Pontefice;
- reliquia di san Pietro Apostolo;
- reliquia di san Paolo Apostolo;
- reliquia della venerabile Antonietta Meo;
- varie reliquie di santi (ex ossibus) di cui non si conosce il nome.
UNA SALA DEDICATA ALL’ABBAZIA DI SAN SALVATORE
A partire dal 3 settembre, il Museo di Jarrow Hall inaugurerà una sala in cui saranno esposte le reliquie donate da Don Riccardi. Una sala in cui appositi pannelli racconteranno le ragioni del gemellaggio fra le due comunità. Mettendo in evidenza i punti in comune e la bellezza dei frutti generati dalla conoscenza.
Alla cerimonia presenzierà anche una delegazione di Abbadia San Salvatore.
Un modo per valorizzare ancora di più il gemellaggio fra le due realtà museali. E soprattutto per esprimere il legame di amicizia fra due comunità, reso possibile dall’amore per il sapere.